Testimonianza di Maria Chiara
Non è facile esprimere in poche righe tutta la ricchezza di fede, di contenuti, di esperienza, ricevuti dal nostro Presidente Salvatore Martinez, che davvero si è messo al servizio di noi giovani, provenienti da tutta l’Italia, per una intera settimana.
La premessa, ovviamente, è stata quella di voler imparare alla scuola di Gesù, il Maestro, desiderosi di apprendere cosa lo Spirito dice alla Chiesa del Terzo Millennio.
Infatti, tutti noi eravamo all’inizio dell’incontro carichi di attese e di speranze, soprattutto per il nostro futuro, che lo Spirito non ha tardato a colmare.
Vorrei allora soltanto evidenziare quello che mi è rimasto più impresso nella mente e nel cuore, risvegliando in me il desiderio di un rinnovato servizio alla Chiesa e al mondo.
Innanzitutto, l’attenzione e la disponibilità riservata ai giovani, considerati già protagonisti nella Chiesa e nella società, come mai era accaduto prima nella storia del RnS, è un segno evidente di una volontà matura di accompagnamento nelle sfide che oggi ci interpellano.
In questo senso, è stato per me pienamente raggiunto l’obiettivo prefissato dalla scuola, cioè quello di comunicare un “metodo carismatico” di apprendimento e di discernimento, in vista dell’assunzione di responsabilità ecclesiali e sociali.
Tutto è stato preordinato allo scopo, dalla strutturazione delle giornate di intenso studio ed approfondimento biblico, di documenti del Magistero e della Tradizione, riletti in chiave spirituale ed esperienziale, alla impostazione data nei gruppi di lavoro pomeridiani, che rispecchiavano il metodo delle schede elaborate dal RnS nell’ambito del Progetto Unitario di Formazione.
La vastità e la bellezza dei carismi, da spendere non solo negli ambienti di culto ecclesiali, ma in ogni ambito della società, quali espressioni della cultura del dono e della gratuità a servizio del bene comune, è stato ciò che mi ha più colpito, in un tempo in cui ciò che conta è solo il proprio tornaconto personale.
La dimensione comunitaria, largamente richiamata da Salvatore per riuscire a realizzare il progetto di Dio, esprimendo al meglio i doni e i talenti che lo Spirito Santo elargisce a ciascuno per il bene di tutti, mi ha fatto riflettere sull’importanza dello stare e restare insieme come fratelli per condividere ogni necessità spirituale e materiale, sul modello della prima comunità cristiana.
È lo Spirito, infatti, che non ci lascia mai soli, mettendoci nelle mani il Vangelo di Gesù e riunendoci insieme come popolo di Dio, chiamato a costruire il Regno di Dio nella storia.
Non è importante in definitiva avere successo, ma essere leader, certi di avere ricevuto una eredità che fa la differenza, da trasmettere alle nuove generazioni.
Ringrazio il Signore per questa meravigliosa esperienza cristiana, vissuta assieme ad altri giovani del RnS rinnovati nella consapevolezza del dono del proprio Battesimo.
Alleluja!
Gesù è il Signore!
Maria Chiara di Rimini